Stai diventando mamma, non tolleri il glutine e hai paura che il binomio celiachia e gravidanza possa diventare un problema per il tuo bambino? Lo sappiamo, in questo momento hai tante domande sul benessere del piccolo, ma ci sentiamo di rassicurarti. Se non sai come modificare la tua dieta per fornirgli tutti i nutrimenti di cui hai bisogno, in questo articolo troverai alcuni suggerimenti, così come qualche risposta ai dubbi più frequenti.
Seguendo tutte le indicazioni del tuo medico, del ginecologo – e qualche consiglio alimentare che ti suggeriamo – potrai vivere questo momento con grande serenità.
Vediamo subito quali sono i dubbi più frequenti e come affrontarli!
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Celiachia e gravidanza: 3 domande frequenti (e come comportarsi)
In Italia si stimano oltre 600 mila persone celiache [1]. I casi accertati ad oggi sono oltre 250 mila, di cui il 70% è donna [2], ma sono ancora 350 mila i pazienti da diagnosticare (in attesa di esami specifici).
Come già saprai, questa malattia autoimmune – che non va confusa con l’intolleranza al glutine – ha un’unica cura possibile: eliminare dalla dieta gli alimenti che contengono il glutine a favore di quelli gluten free.
In gravidanza è naturale porsi alcune domande. E quando si segue una dieta g-free è spontaneo chiedersi se questo regime alimentare possa minare in qualche modo il benessere del nascituro. Vediamo insieme alcuni dei dubbi più diffusi e quali accorgimenti seguire.
1. La celiachia è ereditaria?
Molte mamme si domandano se c’è una predisposizione genetica alla celiachia e se, di conseguenza, i figli erediteranno la loro patologia. Considera che, nella maggior parte dei casi, le origini della celiachia sono ereditarie. Secondo le ricerche, però, i figli delle persone celiache hanno solo il 10% delle possibilità di ereditare la stessa patologia e di manifestare intolleranze al glutine [1]. In questa situazione, l’ideale è effettuare un test di predisposizione genetica per la celiachia: potrai così alimentare il piccolo sin da subito nel modo corretto sempre seguendo le indicazioni del medico/pediatra. Ricorda anche che il disturbo può essere silente e si potrebbe presentare con il passare del tempo.
2. Ci sono restrizioni particolari per le mamme celiache?
Se la gravidanza è serena e senza complicazioni (ma questo può non dipendere dalla celiachia!), puoi goderti questo momento come tutte le altre mamme non celiache. L’unica differenza sarà la dieta, completamente g-free e arricchita da qualche integratore. Ma questo lo determinerà solo il tuo medico, in base ai tuoi esami.
3. Quali integratori abbinare alla dieta gluten free?
Ci sono alcuni integratori che, dopo gli opportuni controlli, le mamme possono assumere in gravidanza. Un esempio? L’acido folico (essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine), il ferro, il calcio, la vitamina B12 che possono aiutare a contrastare il malassorbimento dei nutrienti. Ma come sempre, prima di usarli, è bene consultare il proprio medico.
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Un altro dubbio su gravidanza e celiachia riguarda la dieta. Molte mamme, infatti, si chiedono di frequente se un regime alimentare gluten free offra al piccolo tutto ciò di cui ha bisogno in questa fase delicata dello sviluppo. Se finora hai seguito una ferrea dieta senza glutine, proseguila. Come detto, l’unica cura per la celiachia è assumere alimenti g-free per evitare i sintomi, come il malassorbimento, la perdita di peso, i crampi, i problemi intestinali. Interrompere il regime alimentare, pensando di fare del bene al piccolo, non è una scusa plausibile.
Ovviamente, gli altri cambiamenti da apportare alla propria dieta variano da persona a persona e in base agli esami diagnostici. Inoltre, ogni modifica va supervisionata da un professionista. In linea generale, però, ci sono alcuni semplici accorgimenti che puoi mettere in pratica sin da subito.
1. Primo trimestre
Bisogna sempre seguire una dieta bilanciata e, se sei incinta, ancor di più! Nei primi tre mesi scegli un regime alimentare ricco di proteine, ferro, a.folico consumando verdure, legumi e frutta fresca. Evita l’alcol, l’eccesso di zuccheri semplici e di calorie e controlla l’apporto di calcio.
2. Secondo trimestre
Dalla 13° alla 26° settimana servono tante energie. Se non ci sono patologie e lo stato di salute è buono, è bene aumentare leggermente le porzioni dei pasti gluten free, preferendo le proteine di mare (ricche di Omega 3 e iodio). Le mamme vegetariane, ma non solo loro, celiache possono valutare fonti proteiche gluten free, come il tofu, alghe e i semi oleosi, ma anche gli pseudo cereali come quinoa, amaranto e grano saraceno. Attenzione: in questa fase occorre tenere sotto controllo la glicemia soprattutto se c’è una familiarità con il diabete e se si tende ad accumulare peso. E’ bene tenere sotto controllo anche l’uso del sale per evitare la pressione alta.
3. Terzo trimestre
Nell’ultimo trimestre ci si avvicina alla data del parto. Potresti riscontrare qualche problema di digestione o stitichezza (l’aceto di mele, in questi casi, può essere toccasana per il suo contenuto di minerali e vitamine). Avverti sempre gli specialisti e prosegui la tua dieta, seguendo con attenzione ciò che ti dicono il tuo medico, il tuo nutrizionista o il ginecologo. Ricorda: sono loro che, in base agli esami diagnostici, ripetuti nel tempo, possono dirti cosa è giusto per te e il tuo bambino. Fidati sempre di loro e la celiachia in gravidanza non sarà un problema!
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Come abbiamo visto, se sei in salute, la celiachia in gravidanza non prevede accorgimenti particolari se non l’esclusione dei prodotti con il glutine. Ci possono essere, però, alcuni “fastidi” che potrebbero accompagnarti per tutti e 9 i mesi. Nel primo periodo, per esempio, potresti avere qualche voglia o soffrire di nausea. In questo caso, l’ideale è fare pasti piccoli e frequenti, preferendo un prodotto salato. Uno snack come le gallettine di mais può essere perfetto per placare la fame e allontanare il senso di nausea.
Durante il secondo e il terzo trimestre si potrebbero presentare problemi di stitichezza, disagio intestinale e cattiva digestione. Come alleviare questa situazione? Aumenta il consumo di frutta e verdura fresche in modo da aumentare il consumo di fibre alimentari e bevi un po’ di più. Contro reflusso e acidità di stomaco, invece, fai pasti poco abbondanti e frequenti, preferendo una cucina semplice, evitando di sdraiarti dopo aver mangiato.
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FONTI
[1]https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3424_allegato.pdf
[2]https://www.epicentro.iss.it/celiachia/epidemiologia-italia