Esistono delle differenze tra i prodotti senza latte e senza lattosio e le diciture riportate sulle confezioni come “senza latte”, “senza lattosio”, “senza latte e derivati” assumono ogni volta un significato completamente diverso. Ma cosa vogliono dire e in cosa si contraddistinguono?
In questo articolo parleremo proprio di questo; ma prima dobbiamo spiegare perché è importante fare chiarezza su questo argomento.
Oggi sono molte le persone che acquistano prodotti senza latte o senza lattosio per variare la propria alimentazione oppure a causa di allergie al latte, intolleranze alimentari (come l’intolleranza al lattosio) o, semplicemente, per provare un gusto nuovo.
Tra biscotti, cibi salati e dolci, gli alimenti che ci aiutano a rispettare un regime alimentare lactose free o senza lattosio sono tanti. Eppure, per il consumatore non è sempre facile muoversi con successo tra le svariate diciture riportate sulle etichette. In questo articolo, quindi, approfondiremo meglio il significato delle diverse definizioni per mangiare in modo sano e consapevole.
Sai cosa sono le intolleranze alimentari e in che modo si differenziano dalle allergie?
Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo: Intolleranze alimentari: come si manifestano e quali sono le più comuni
Le differenze tra “senza latte” e “senza lattosio”
Senza lattosio non significa senza latte, e viceversa. Queste sono due definizioni ben distinte che prevedono una lista degli ingredienti molto precisa. In particolare, sono:
- Senza latte: gli alimenti realizzati con cibi che non prevedono l’uso di latte e derivati.
- Senza lattosio: i cibi che prevedono l’utilizzo di alimenti delattosati, ovvero lavorati per ridurre il contenuto dello zucchero presente nel latte (il lattosio), o con un residuo di lattosio inferiore a 0,1 grammi per 100 grammi.
La differenza principale tra le due tipologie di alimenti si può ritrovare nell’uso o meno del latte e dei suoi derivati. Nello specifico:
- Una persona allergica al latte e ai suoi derivati non può assolutamente mangiare prodotti che lo contengono (compresi gli alimenti senza lattosio), ma solo alternative senza latte e senza suoi derivati.
- Una persona intollerante al lattosio può assumere un prodotto delattosato o cibi con una bassa percentuale di lattosio (come, per esempio, il Parmigiano Reggiano).
Cosa sono gli alimenti delattosati?
I prodotti delattosati sono alimenti senza lattosio, lavorati con un processo biochimico che riduce la presenza di questo zucchero (principale causa del malessere delle persone intolleranti al lattosio). I prodotti che riportano questa dicitura contengono una percentuale di lattosio che può variare da 0.1% a 0.01% e che è tollerata dall’organismo[I].
Ciò che succede nel processo di delattosazione è molto semplice. Nella fase di lavorazione del latticino, infatti, viene aggiunta la lattasi, un enzima che le persone intolleranti al lattosio non riescono a produrre autonomamente. La lattasi divide quindi il glucosio dal galattosio, migliorando la digestione dell’alimento, evitando il malessere.
I prodotti senza lattosio hanno un basso livello di lattosio (un valore che non è mai pari allo zero!). Va precisato però che contengono le proteine del latte e per questo non possono essere assunti dalle persone che ne sono allergiche.
Senza latte: alimenti preziosi in caso di allergie
Quando un prodotto è senza latte viene anche chiamato dairy free, ovvero privo di latte e dei suoi derivati.
Esempi di questi alimenti sono le bevande vegetali, formaggi vegetali (come il tofu) che hanno caratteristiche e utilizzi simili ai cibi con latte ma non sono pericolosi per la salute delle persone che ne sono allergiche.
Perché bisogna saper leggere le etichette?
Le etichette rappresentano la carta d’identità dei prodotti e sono fondamentali per chi è allergico o intollerante ad alcuni alimenti.
Chi è intollerante al lattosio o allergico al latte, deve saper leggere le etichette perché l’assunzione potrebbe essere un problema per la sua salute. Prima di acquistare un nuovo prodotto, dunque, è bene ricercare tra gli ingredienti la presenza di latte, lattosio ma anche di altri derivati come il siero di latte, il latte in polvere e eventuali zuccheri del latte.
Nelle etichette si trovano tutte le informazioni utili per la corretta assunzione del cibo. Quando riportano la dicitura “senza lattosio” significa che sono stati utilizzati prodotti delattosati (o con una percentuale di lattosio irrisoria); mentre i cibi “senza latte” non contengono proprio questo alimento.
Infine, sulla confezione, sono riportate anche le certificazioni rilasciate dopo severi controlli: una sicurezza in più che ti permette di capire meglio ciò che stai mangiando[II].
Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo: Come riconoscere i prodotti senza lattosio: guida all’etichettatura
I consigli Céréal per una dieta senza latte o senza lattosio
Ciò che accomuna le persone intolleranti e allergiche al latte e ai suoi derivati è l’esclusione, dalla propria alimentazione, di tutti quegli alimenti che contengono naturalmente questo ingrediente.
Chi è intollerante, come abbiamo visto, può scegliere alimenti senza lattosio come i biscotti per la prima colazione Happy Digest ai grani antichi, saporiti e ottimi da inzuppare in una tazza di bevanda di soia e orzo.
Per una soluzione senza latte, invece, si possono preferire i biscotti con gocce di cioccolato Buoni Senza, le morbide madeleine alle mandorle oppure, mettersi ai fornelli per preparare delle ottime crepes vegane da farcire con frutta fresca e yogurt vegetale.
Non solo dolce ma anche salato: sono senza latte, per esempio, le piadine Buoni Senza, magari da farcire con verdure fresche di stagione e salumi misti. Inoltre, con le bevande vegetali ci si può sbizzarrire in cucina preparando, per esempio, un delizioso pollo al curry con latte di cocco.
Hai già provato le alternative vegetali al latte? Scopri come sostituire il latte nelle tue ricette.
Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo: Bevande vegetali: le migliori alternative al latte vaccino
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