Il pane azzimo ha un’origine antichissima, tanto da essere stato per molto tempo l’unico tipo di pane conosciuto dall’umanità. Ha sempre avuto un’importanza simbolica molto forte nella cultura ebraica, ma anche in molte altre culture. Al di là degli aspetti religiosi, oggi molti lo consumano per motivi dietetici, soprattutto chi è intollerante al lievito.
Ma scopriamo insieme l’origine e la storia di questo iconico alimento millenario, partendo dal definire cos’è questo prodotto.
Cos’è il pane azzimo
Il pane azzimo è un alimento povero realizzato solo con farina di grano e acqua, senza lievito né sale. Si presenta come una sfoglia croccante dalla forma rotonda o quadrata e dal colore molto chiaro. Ha un sapore neutro e può essere abbinato a piatti sia dolci che salati. Essendo privo di lievito è facile da preparare e si può conservato a lungo.
Varianti di pane azzimo si trovano in tutto il mondo. Pensiamo ad esempio alla tortilla messicana, anche se per la sua preparazione si utilizza la farina di mais e non quella di grano che si impiega per il pane azzimo. In India, invece, viene preparato il roti, un altro tipo di pane senza lievito. Sembra che anche la nostra piadina sia derivata dal pane senza lievito.
Le origini del pane azzimo
Il luogo di origine del pane azzimo è spesso accostato alla tradizione ebraica. Nelle Scritture Sacre si legge che, durante la fuga dall’Egitto, gli ebrei non ebbero il tempo di far lievitare il loro pane, producendo così il pane azzimo. Tuttavia, l’esistenza di questo pane risale a periodi preistorici, quando l’uomo iniziò a macinare i cereali per farne un impasto commestibile. Senza la conoscenza o i mezzi per la lievitazione, il primo pane era inevitabilmente azzimo.
Nello specifico, il nome del pane azzimo ha origine dal greco “azymos”, che significa privo di lievito e che in ebraico diventa “matzoh”. Una delle prime testimonianze che riguarda il consumo di questo pane risale al 12000 a.C., con gli uomini che mescolavano la farina, ottenuta macinando i cereali, con l’acqua e poi cuocevano l’impasto su una pietra rovente, oppure nella cenere calda.
Pane azzimo: i significati di un simbolo culturale
Il pane azzimo, noto come pane non lievitato, è profondamente legato a numerose culture e tradizioni, fungendo da testimone per storie di migrazioni, fede e ingegnosità.
Il Pane azzimo e la cultura ebraica
Nonostante la sua origine preistorica, il pane azzimo occupa un posto fondamentale all’interno della cultura ebraica. Questo alimento svolge un ruolo centrale durante la Pasqua Ebraica o Pesach, nel corso della quale viene commemorata la fuga degli Ebrei dall’Egitto.
L’indicazione della sua ricetta è contenuta addirittura nella Bibbia (cap. 12 del libro dell’Esodo). Gli israeliti avevano lasciato in fretta l’Egitto senza avere il tempo di aspettare che il pane lievitasse. Così, è nata la tradizione, che dura ancora oggi, di ricordare questo episodio a Pasqua. Durante questa festa, il pane lievitato è bandito dalle case ebraiche per una settimana, in memoria della rapidità con cui si svolse l’Esodo.
Il Pane azzimo in altre culture
Al di là della cultura ebraica, il pane azzimo ha radici in molte altre tradizioni. Nel Medio Oriente, ad esempio, noto come lavash o matzah, è un ingrediente fondamentale di molti pasti.
Anche per i cristiani il pane non lievitato ha una grande importanza simbolica. L’ostia che rappresenta il corpo di Cristo e viene servita durante l’Eucarestia, infatti, è una cialda di pane azzimo.
L’evoluzione del Pane azzimo
Nel corso dei secoli, il pane azzimo ha subito diverse evoluzioni, sia per quanto riguarda gli ingredienti che i metodi di preparazione. Originariamente era composto semplicemente da farina e acqua. Grazie all’evoluzione delle tecnologie e delle tecniche culinarie, sono state introdotte varianti che includono oli, erbe e spezie. Alcuni tipi di pane azzimo vengono cotti in forni speciali, come il tandoor indiano, che dona al pane una crosticina croccante unica.
Nell’epoca contemporanea, con la riscoperta delle antiche tradizioni alimentari e la valorizzazione di diete sane e nutrienti, il pane azzimo è più rilevante che mai. Questo alimento antico continua a nutrire il corpo e l’anima, ricordandoci le nostre radici e il potere del cibo nel tessere storie e identità. Esplorare la sua, l’origine e il suo viaggio attraverso i secoli ci permette di apprezzare non solo l’ingegnosità dell’essere umano, ma anche l’importanza del cibo come portatore di cultura e tradizione.
I benefici del pane azzimo
Semplice e buono, si sta assistendo ad una riscoperta del pane senza lievito, anche per le sue qualità e per i suoi pregi.
Vediamo insieme alcuni dei suoi benefici:
- Può essere consumato da tutti, anche da chi è ha un’intolleranza al lievito.
- Ha un apporto energetico maggiore rispetto al pane tradizionale, grazie ad un contenuto calorico di 377 kcal per 100 g di prodotto.
- E’ facile da preparare, visto che non richiede tanti ingredienti e tempi di lievitazione, e cuoce velocemente.
- Dura più a lungo, perché non contenendo lievito ha tempi di conservazione maggiori rispetto al pane normale.
- Non contiene colesterolo, caratteristica che lo rende un alimento adatto anche per persone con problemi cardiovascolari (I).
- E’ ricco di fibre, soprattutto se si usano farine integrali, contribuisce a mantenere la regolarità intestinale e a combattere la stitichezza.
- Non provoca gonfiore intestinale e meteorismo, fenomeni che invece avvengono con il consumo di altri prodotti lievitati.
- E’ indicato per chi soffre di gastrite e reflusso gastrico, perché essendo croccante e asciutto è in grado di dare sollievo all’iperacidità gastrica.
- E’ ricco di vitamine B, fondamentali per assicurare la giusta energia di cui ha bisogno il nostro corpo, per proteggere cute, capelli e denti, e per prevenire patologie cardiovascolari e neurologiche (II).
- Ha un basso contenuto di sale, che lo rende adatto per una dieta specifica per l’ipertensione.
Intolleranza al lievito e dieta
L’intolleranza al lievito è causata principalmente da un’alterazione della composizione microbica intestinale, dovuta a sua volta ad una alimentazione irregolare. Modificare la propria dieta, quindi, è fondamentale per risolvere questo problema. Bisogna seguire un regime alimentare equilibrato, scegliendo prodotti senza lievito, in modo da ripristinare la flora intestinale.
Alimenti che contengono lievito
Ci sono tantissimi prodotti che contengono lievito e a cui è bene prestare attenzione se si è intolleranti a questo elemento.
Ecco un elenco delle principali categorie di cibi realizzati con il lievito:
- prodotti da forno, quali pane, focaccia, pizza, grissini, cracker, fette biscottate, biscotti, dolci, torte, salatini e snack
- bevande alcoliche, come birra, vino e altre bevande fermentate
- latticini, quali yogurt e formaggi a pasta edibile, come il gorgonzola
Oltre a quelli appena visti, c’è tutta un’altra serie di alimenti che hanno il lievito al loro interno, tra cui: margarine, aceto, salsa di soia, tofu, maionese, dadi per brodo, funghi, spezie, verdure in scatola, carni affumicate, frutta secca e alcune bibite gassate.
Gli alimenti che non contengono lieviti
In questo articolo abbiamo detto che il pane azzimo è privo di lievito, ma ci sono anche altri cibi che non lo prevedono.
Ecco quali sono:
- prodotto da forno, sia dolci che salati, prodotti senza l’utilizzo di lieviti
- pasta, riso e altri cereali, in particolare, quelli integrali
- tutti i tipi di carne, come pollo, manzo, tacchino, maiale e agnello
- pesce
- uova
- frutta fresca
- verdure
- caffè, tè e tisane
Approfondisci di più con il nostro articolo:
Quali sono gli alimenti privi di lievito?
Il pane azzimo di Céréal e la linea senza lievito
Se non lo hai mai provato e sei curioso di sentirne il sapore e le sue qualità, perché non provi il Pane Azzimo di Céréal? Puoi scegliere il tuo preferito tra due diverse versioni:
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Céréal ha sviluppato una linea di prodotti senza lievito per chi ne è intollerante o segue un regime alimentare che ne è sprovvisto, scoprila ora!
FONTI
(I)Colesterolo. Voce enciclopedica dal portale online dell’IRCCS Humanitas Research Hospital. Consultabile qui: https://www.humanitas.it/malattie/colesterolo/
(II)Vitamine del gruppo B. Voce enciclopedica dal portale online dell’IRCCS Humanitas Research Hospital. Consultabile qui: https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamine-del-gruppo-b/