Cambiare il nostro rapporto con il cibo: si può fare!

Mangiare con più consapevolezza: facile a dirsi, difficile a farsi. Il nostro rapporto con il cibo, al giorno d’oggi, può essere più complicato di quanto sembri. In questo articolo, tralasciamo tutte le possibili problematiche di salute che possono emergere a causa di un rapporto complicato con l’alimentazione (seppur sia una tematica, purtroppo, attualissima), ma ci occupiamo bensì del cosiddetto “mangiare consapevole” o mindful eating

Il punto focale è uno: anche quando mangiamo, il nostro focus mentale spesso non è sul cibo, ma altrove.

Mindful eating: prendere il controllo su quello che mangiamo

Il mangiare con consapevolezza non riguarda solo la scelta degli alimenti, ma abbraccia un nuovo modo di vedere il nostro rapporto con il cibo, con evidenti benefici dal punto di vista della salute e della linea, ma con riscontri straordinari anche per quanto riguarda l’aspetto mentale. Molto spesso, infatti, quando sediamo a tavola siamo sempre concentrati sul fare altre attività che esulano dal mangiare: guardare la tv, rispondere a messaggi o mail, navigare sui social…La naturale conseguenza di ciò è che non ci rendiamo quasi nemmeno conto di cosa stiamo ingerendo, della consistenza del cibo, delle sensazioni che ci provoca. È importante quindi riportare la nostra attenzione, per quanto possibile, al momento presente, sulle pietanze che sono sulla tavola e sulle persone con le quali le condividiamo: è questo che ci insegna la mindfulness, vivere nel qui ed ora.

Fame fisiologica vs fame condizionata

Prima di focalizzarci su come prendere il controllo su ciò che mangiamo, è importante fare un’importante distinzione, quella tra fame fisiologica e fame condizionata.

  • la fame fisiologica include una serie di sintomi corporei che attribuiamo alla sensazione di appetito, un bisogno che sentiamo di dover soddisfare il prima possibile. Tra questi sintomi, i principali sono i capogiri, la pancia che brontola, la sonnolenza o spossatezza.
  • la fame condizionata riguarda invece la necessità che avvertiamo di mangiare anche quando non abbiamo realmente appetito. Questo tipo di fame si può manifestare in caso di noia, nervosismo, tristezza e solitudine: è quindi un tipo di fame strettamente emotiva, dove il cibo diventa una pura valvola di sfogo.

L’obiettivo del mindful eating è quello di farci riconoscere e combattere la fame condizionata.

Gli step per fare Mindful Eating: ce li spiega Lucrezia!

L’insegnante di yoga Lucrezia Montrone @lucrezia_montrone, ci presenta le 4 tappe principali per avvicinarsi al mindful eating nella maniera corretta.

  • la scelta: il primo step è quello di acquistare e consumare alimenti che siano sani, naturali e nutrienti. Lucrezia ha optato per i Biscotti alla Crusca d’Avena Céréal, una scelta con pochi grassi saturi (solo 1,6g su 100g), ideali a colazione o come snack, per godere di tutti i benefici della fibra d’avena.
  • La percezione: al secondo posto Lucrezia ribadisce l’importanza di sentire con consapevolezza i colori, gli aromi, i sapori e la consistenza (sia al tatto che in bocca) del cibo. Ma anche osservarlo, prestare attenzione al gesto di avvicinarlo alla bocca, masticarlo lentamente (ciò che viene definito slow eating).
  • L’ascolto del corpo: molto importante è capire quando il nostro corpo è sazio, quindi fermarsi e non mangiare solo per il gusto di farlo.
  • La concentrazione: a tavola, è importante rimanere focalizzati sull’atto del mangiare, rimuovendo ogni altra possibile fonte di distrazione.

Fare mindful eating significa quindi sia scegliere alimenti sani e seguire uno stile di vita virtuoso, che rivalutare l’atto di mangiare vero e proprio, focalizzandoci su esso e sulle sensazioni positive che può far nascere in noi. 

Attraverso questi step suggeriti da Lucrezia, si apprende la modalità corretta per nutrirsi in modo consapevole, evitando di cedere alla fame nervosa o ad attacchi di fame. 

Inoltre, ci permetteranno di assaporare e godere meglio del cibo che portiamo sulla tavola. Il risultato sarà un appagamento più a lungo termine, capace di portare ad un consumo più consapevole. Un vantaggio significativo anche per chi deve perdere qualche chilo di troppo.