Polpette funghi e ricotta con Grissini Torinesi Céréal
La ricetta per delle polpette a regola d’arte
Sfiziose e saporite, le polpette funghi e ricotta sono ideali da servire come secondo piatto o come antipasto in versione finger food. Il ripieno ha un’irresistibile consistenza cremosa e un gusto avvolgente. Il connubio di sapori, quello delicato della ricotta e quello intenso dei funghi, conquista anche i palati più esigenti.
La nostra Foodblogger Lisa Fregosi di mumcakefrelis ha in serbo un trucchetto per rendere la panatura per le polpette ancora più golosa: i Grissini Torinesi Céréal! Friabili e dal sapore genuino, questi fragranti grissini sono preparati con farina di grano tenero e olio extra vergine di oliva. E poi sono senza glutine, ideali anche per chi presenta specifiche esigenze.
Pronti a seguire la ricetta delle polpette? È facile e veloce!
Ingredienti
- Ricotta vaccina compatta e asciutta 350 g
- Funghi secchi misti ammollati 200 g
- Uovo 1
- Parmigiano grattugiato 50 g
- Grissini Torinesi Céréal frullati 3 cucchiai
- Sale q.b.
Per la cottura:
- Olio di arachide per friggere q.b.
Persone
DifficoltÃ
Tempo di preparazione
Tempo di cottura
Preparazione
Prima di tutto, prendete i Grissini Torinesi Céréal e tritateli finemente con un mixer per ottenere una panatura ideale.
Quindi, prendete i funghi ammollati e mettetene 3/4 nel bicchiere del frullatore ad immersione con l’uovo e frullate bene; i funghi rimanenti tagliateli con il coltello in pezzetti non troppo grossi.
A questo punto prendete la ricotta, fatela eventualmente scolare dal siero se dovesse essere troppo umida.
Poi mettetela in una ciotola insieme al parmigiano, ai funghi tagliati e quelli frullati, all’uovo e mescolate accuratamente con una forchetta; aggiustate di sale.
Adesso mescolate bene con la forchetta aggiungendo infine 3 cucchiai di grissini torinesi sbriciolati.
Formate le palline con le mani e ripassate le polpette ottenute nella panatura di grissini torinesi. Poi friggete nell’olio di arachidi ben caldo per 3/4 minuti.
Le vostre squisite polpette sono pronte. Servitele calde ai vostri ospiti.
Buon appetito a tutti da Céréal!
Conservazione
Consigliamo di consumare le polpette di ricotta e funghi appena pronte. Qualora non fosse possibile, o ne avanzassero, potete conservarle in frigorifero all’interno di un contenitore a chiusura ermetica per massimo 2 giorni. Potete congelare le polpette crude e poi cuocerle al bisogno.
Consigli
Le polpette di ricotta e funghi si sposano divinamente a un contorno a base di verdure. Servitele insieme alla cicoria o al cavolo nero saltati in padella per un secondo piatto da leccarsi i baffi. In alternativa, adagiatele su un letto di insalata fresca e di pomodorini tagliati a metà.
Se invece avete in programma un aperitivo a buffet, potete preparare diverse varianti di polpette. Alternate le polpette ricotta e funghi a quelle a base di ricotta e spinaci. In caso aveste ospiti vegani, potete realizzare delle deliziose polpette con melanzane e formaggio vegan.
Potete anche scegliere se insaporire le vostre polpette con un sugo homemade a base, ad esempio, di pomodoro e prezzemolo.
Infine, se preferite potete cuocere le polpette in forno statico.
Curiosità
Vi sveliamo una curiosità sui tre ingredienti principali: i grissini, la ricotta e i funghi.
Grissini: la nascita dei grissini viene fatta risalire al 1679, quando un fornaio della corte dei Savoia li preparò per il duca su ordine del medico Teobaldo Pecchio. Questo prodotto da forno leggero e privo di mollica era riservato al piccolo Duca Vittorio Amedeo di Savoia, troppo cagionevole di salute per digerire la mollica.
Ricotta: ingrediente decisamente versatile, la ricotta fresca ha tantissimi utilizzi in cucina. Il sapore delicato e la consistenza morbida, la rendono perfetta sia per ricette dolci che salate. È ottima ad esempio come farcia della pasta ripiena o delle quiche oppure per preparare leccornie come i cannoli siciliani o la pastiera napoletana.
Funghi: oltre ad essere buoni e di bell’aspetto, i funghi celano miti e leggende. Ad esempio, si narra che l’eroe greco Perseo, di ritorno da un lungo viaggio, utilizzò il cappello di un fungo per raccogliere l’acqua e dissetarsi. Come segno di gratitudine, l’eroe fondò una colonia e le diede il nome di Micene, “fungo” in greco.