Prevenzione e alimentazione alla base della salute non solo del cuore
Quando si parla dello stretto rapporto che esiste tra abitudine alimentare e salute dell’organismo, spesso l’attenzione al cosa si mangia diviene centrale in questo dibattito. È infatti vero che, soprattutto negli ultimi anni, questa ha portato ad una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi derivati da una dieta sbagliata. Gli studi si sono concentrati soprattutto sul cuore e la sua salute, costantemente minacciata da diversi elementi di rischio tra i quali spicca la pressione alta.
Queste ricerche hanno dimostrano come l’incidenza di questa patologia sia superiore negli individui in sovrappeso, inclusi i bambini, così come in presenza di patologie legate al metabolismo quali diabete e obesità. Lo stesso vale per il colesterolo, che riveste un ruolo fondamentale nel rischio ipertensione: esso infatti si accumula lungo le pareti delle arterie e degli altri vasi sanguigni, ostacolando il flusso del sangue ai diversi organi e provocando allo stesso tempo una maggiore frequenza del battito cardiaco.
Le complicazioni e i problemi relativi a chi soffre di pressione alta possono essere vari e di diversa natura. Oltre a diverse malattie cardiovascolari, alti livelli di pressione arteriosa possono provocare disfunzione cardiaca e ictus. Va anche aggiunto che, in alcuni casi, la causa della condizione ipertensiva può essere riscontrata in una patologia specifica: in questi casi, si parla di ipertensione secondaria.
Pressione alta o ipertensione: cosa significa?
Il termine pressione alta, definita spesso anche ipertensione, indica una condizione patologica caratterizzata da livelli di pressione arteriosa a riposo costantemente superiori alla norma. Non è dunque di per sé una malattia, bensì un fattore di rischio a cui è associato un aumento delle probabilità di disturbi cardiovascolari. Questo perché alla base vi è un maggiore sforzo da parte del cuore, che influenza negativamente tutto l’apparato cardiaco e cardiocircolatorio.
Per misurare la pressione arteriosa si fa riferimento a due parametri, detti comunemente valori della pressione arteriosa: la pressione sistolica e la pressione diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l’altro. Quando la pressione sistolica supera costantemente i 140 mm/Hg e quella diastolica i 90 mm/Hg, allora si verifica la presenza di una condizione di ipertensione. Valori ottimali prevedono quindi una pressione arteriosa inferiore a queste cifre, compresa tra i 120-129 mm/Hg (sistolica) e i 80-84 mm/Hg (diastolica).
Questi valori pressori, così come la misurazione stessa della pressione sanguigna, sono stati resi possibili grazie all’invenzione dello sfigmomanometro a mercurio, presentato per la prima volta dal medico italiano Scipione Riva Rocci nel 1896. In verità l’osservazione degli effetti sull’organismo legati a questa patologia risale a qualche anno prima, quando nel 1827 il clinico inglese Sir Richard Bright, medico personale della regina Vittoria, osservò per la prima volta la presenza di una ipertrofia ventricolare sinistra in alcuni pazienti. Non essendosi potuto dare all’epoca una spiegazione plausibile a questo fenomeno, esso venne denominato in ambito medico “enigma di Bright”.
Pressione alta: quali sono le cause più comuni
Sono tanti i fattori che influenzano negativamente la salute del cuore e di tutto l’organismo. Le cause principali della pressione alta sono tuttavia principalmente riscontrabili nelle cattive abitudini di ogni giorno. In particolare, l’abuso di sostanze ipertensive come caffè, tabacco e snack salati unito ad una vita sedentaria priva di esercizio fisico, rappresentano un rischio elevato per la salute dell’apparato circolatorio e non solo. Ecco allora che si rivela necessario, soprattutto nei soggetti ipertesi e in presenza di sintomi quali mal di testa, vertigini e stress, impegnarsi in prima persona nel cambiare stile di vita per abbassare la pressione ed evitare un ulteriore aggravamento.
Un importante fattore che può contribuire negativamente al verificarsi di situazioni di ipertensione è l’alimentazione. Così come esistono alimenti che aiutano a prevenire i disturbi legati all’ipertensione, è vero tuttavia che ve ne sono altri che, se consumati in eccesso, possono contribuire anche in maniera significativa all’aumento della pressione sanguigna. In particolare, tutti i cibi contenenti sale tra i propri ingredienti andrebbero limitati il più possibile nella propria dieta quotidiana. Basti pensare a come cibi comuni quali pane, pizza e derivati, a differenza di quanto si potrebbe pensare, contengano spesso percentuali di sale superiori alla totalità del fabbisogno giornaliero.
Lo stesso discorso vale anche per la carne conservata, come salumi e insaccati, i formaggi e i latticini. Le quantità di sale presenti in questi prodotti, necessarie per la loro preparazione e conservazione, sono spesso molto elevate e contribuiscono in maniera significativa all’innalzamento della pressione del sangue. Diversi studi hanno inoltre dimostrato come anche gli zuccheri abbiano una correlazione uguale se non più stretta del sodio rispetto alla pressione alta. Queste sostanze, presenti in numerosi alimenti di uso quotidiano e in particolare nei dolci, stimolerebbero l’ipotalamo portando a scompensi nella regolazione della pressione sanguigna.
Ipertensione: come rimediare con l’alimentazione
Come si è detto, uno dei fattori che influenzano maggiormente il livello di pressione sanguigna è rappresentato dalla alimentazione. Sono tanti infatti i cibi che aiutano a contrastare l’ipertensione e i disturbi ad essa associati. Vediamoli insieme nel dettaglio:
- Frutta e verdura: questi alimenti, se consumati freschi e poco conditi, contribuiscono in modo significativo a prevenire l’innalzamento della pressione arteriosa. Questo perché, grazie alla presenza di acqua e sali minerali, contrastano attivamente l’eccesso di sodio, tra le principali cause dell’ipertensione[i].
- Banane: Le fibre presenti in questo frutto sono fondamentali nel contribuire alla regolarizzazione dell’ipertensione, bilanciando l’eccesso di sodio presente nell’organismo. In più, come tutti gli alimenti ricchi di potassio tra cui pomodori, arance e soia, anche le banane forniscono un valido aiuto al corretto funzionamento cellulare[ii].
- Legumi: anche i legumi sono ottimi alleati nel combattere l’ipertensione. Le proteine vegetali di cui sono ricchi, infatti, svolgono un ruolo essenziale nel prevenire l’innalzamento della pressione e nel proteggere i reni dall’insorgere di disfunzioni dovute ad afflussi di sangue troppo elevati[iii].
- Pesce: gli omega 3, presenti in quantità elevate in diversi tipi di pesce azzurro e di pesci di acqua fredda come il salmone, sono acidi grassi polinsaturi fondamentali per la salute di tutto il corpo, particolarmente efficaci nel regolarizzare la pressione arteriosa grazie alla loro azione antinfiammatoria[iv].
- Aglio: l’alta concentrazione di allicina presente negli spicchi d’aglio rappresenta un ottimo alleato per contrastare il rischio di ipertensione. L’allicina presenta infatti proprietà distensive e vasodilatatorie, che aiutano a migliorare la circolazione nei vasi sanguigni favorendo una maggiore fluidità del sangue[v].
- Spezie: le spezie hanno come principale vantaggio quello di insaporire senza dover ricorrere all’utilizzo di sodio. Per questo rappresentano l’alternativa perfetta al sale, prevenendo in maniera naturale i rischi legati all’ipertensione[vi].
Come prevenire la pressione alta
Il modo migliore per evitare i danni e le conseguenze anche molto gravi dovuti all’ipertensione è quello di prendersi cura ogni giorno del proprio corpo. Ecco allora che la prevenzione diventa fondamentale, e non può che partire dall’adozione di alcune buone abitudini. Uno stile di vita sano, caratterizzato da una dieta equilibrata, un’attività fisica regolare e una misurata se non nulla assunzione di tabacco e alcol, rappresenta un valido aiuto contro l’insorgere di questo disturbo e per tenere sotto controllo la pressione. Nei casi più gravi in cui questo non sia sufficiente e si renda necessario ricorrere all’intervento del medico curante, esistono diversi farmaci specifici per il controllo della pressione arteriosa e per alleviarne i sintomi.
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[i] Poco sale e molto calcio contro l’ipertensione, Luglio 2013. Pubblicato sulla rivista “Fondazione Umberto Veronesi Magazine”. Consultabile qui: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/poco-sale-e-molto-calcio-contro-lx2019ipertensione
[ii] Contro la pressione alta spinaci, avocado e banane, Aprile 2017. Pubblicato sul portale online “Salute&Benessere” del quotidiano Ansa. Consultabile qui: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_65plus/nutrizione/2017/04/11/contro-la-pressione-alta-spinaci-avocado-e-banane_bdb9df64-8e10-4700-82d1-fc8808bc263a.html
[iii] Ipertensione: più proteine vegetali nella dieta abbassano la sistolica, Luglio 2009. Pubblicato sul portale dell’agenzia di stampa medico-scientifica “MediNews”. Consultabile qui: https://www.medinews.it/notizie-newsletter/ipertensione-pi-proteine-vegetali-nella-dieta-abbassano-la-sistolica/
[iv] Ipertensione, più omega 3 per prevenirla?, Novembre 2016. Pubblicato sul portale “Salute” dell’IRCSS Humanitas Research Hospital. Consultabile qui: https://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/68786-ipertensione-piu-omega-3-prevenirla-foto-parere-esperto/
[v] Aglio e ipertensione: un connubio perfetto. Pubblicato sul portale online di divulgazione scientifica “AmicoMed”. Consultabile qui: https://www.amicomed.com/aglio-e-ipertensione-un-connubio-perfetto/
[vi] Poco sale e molto calcio contro l’ipertensione, Luglio 2013. Pubblicato sulla rivista “Fondazione Umberto Veronesi Magazine”. Consultabile qui: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/poco-sale-e-molto-calcio-contro-lx2019ipertensione